dom 26 giugno '16 - SEMIFINALE
Prestazione sufficiente quella del numero cinque dell'Avellino che ha il compito di chiudere e impostare il gioco. Anche lui come il compagno di reparto De Pascale si sacrifica molto, facendo giocare più i compagni, rimanendo in panchina.
x7 Protagonista indiscusso di questa semifinale di ritorno. Già nel primo tempo fa capire che è carico e motivato nel voler cambiare le sorti di questa partita; mette a segno solo nel primo tempo tre reti. Nella ripresa la sua prestazione cresce ulteriormente e manda al manicomio i difensori avversari con belle giocate individuali e segna altri quattro gol che chiudono definitivamente la partita.
9Si sacrifica molto per la squadra, restando sempre in posizione arretrata affinché non ci sia un contropiede avversario. Lotta con aggressività contro Calzone, chiudendolo anche se spesso commettendo fallo.
Nonostante cerchi disperatamente il gol senza trovarlo, questo giocatore gioca una buona partita, di intelligenza e di accuratezza nei passaggi e nei dribbling. Sfiora nel primo tempo un gran gol dalla distanza che trova l'incrocio dei pali.
x4 Soprattutto nel primo tempo la sua partita è straordinaria; i difensori avversari si mostrano incapaci di chiuderlo e soffrono tanto i suoi cambi di passo. Mette a segno nella prima frazione del match quattro gol, mentre nella ripresa gioca molto di più in fase difensiva.
Anche per questo difensore la partita non è delle migliori; non si spinge mai in avanti e resta sempre a difesa, spazzando più lontano che può il pallone nel tentativo di allontanare gli avversari dalla propria area. Nell'uno contro uno viene troppo spesso saltato e questo penalizza la sua prova.
è davvero l'unico che riesce a dare un fastidio minimo alla squadra avversaria grazie al suoi gioco di gambe e alla velocità che lo contraddistingue. Nel primo tempo appare un po troppo nervoso e questo gli costa l'ammonizione.
Il capitano del Cagliari cerca di smarcarsi e fare movimenti utili alla manovra della squadra ma questo non è sempre possibile a causa delle buone marcature dei difensori avversari. Nel secondo tempo trova un gol che purtroppo non cambia le sorti del match.
Qualche timida sovrapposizione sulla fascia sinistra che però non porta mai a nulla di concreto in quanto la sua conclusione non centra quasi mai lo specchio della porta. In fase difensiva non è irresistibile e si fa saltare con facilità dagli avversari.
Prestazione sufficiente quella del numero cinque dell'Avellino che ha il compito di chiudere e impostare il gioco. Anche lui come il compagno di reparto De Pascale si sacrifica molto, facendo giocare più i compagni, rimanendo in panchina.
x7 Protagonista indiscusso di questa semifinale di ritorno. Già nel primo tempo fa capire che è carico e motivato nel voler cambiare le sorti di questa partita; mette a segno solo nel primo tempo tre reti. Nella ripresa la sua prestazione cresce ulteriormente e manda al manicomio i difensori avversari con belle giocate individuali e segna altri quattro gol che chiudono definitivamente la partita.
9Si sacrifica molto per la squadra, restando sempre in posizione arretrata affinché non ci sia un contropiede avversario. Lotta con aggressività contro Calzone, chiudendolo anche se spesso commettendo fallo.
Nonostante cerchi disperatamente il gol senza trovarlo, questo giocatore gioca una buona partita, di intelligenza e di accuratezza nei passaggi e nei dribbling. Sfiora nel primo tempo un gran gol dalla distanza che trova l'incrocio dei pali.
x4 Soprattutto nel primo tempo la sua partita è straordinaria; i difensori avversari si mostrano incapaci di chiuderlo e soffrono tanto i suoi cambi di passo. Mette a segno nella prima frazione del match quattro gol, mentre nella ripresa gioca molto di più in fase difensiva.
Anche per questo difensore la partita non è delle migliori; non si spinge mai in avanti e resta sempre a difesa, spazzando più lontano che può il pallone nel tentativo di allontanare gli avversari dalla propria area. Nell'uno contro uno viene troppo spesso saltato e questo penalizza la sua prova.
è davvero l'unico che riesce a dare un fastidio minimo alla squadra avversaria grazie al suoi gioco di gambe e alla velocità che lo contraddistingue. Nel primo tempo appare un po troppo nervoso e questo gli costa l'ammonizione.
Il capitano del Cagliari cerca di smarcarsi e fare movimenti utili alla manovra della squadra ma questo non è sempre possibile a causa delle buone marcature dei difensori avversari. Nel secondo tempo trova un gol che purtroppo non cambia le sorti del match.
Qualche timida sovrapposizione sulla fascia sinistra che però non porta mai a nulla di concreto in quanto la sua conclusione non centra quasi mai lo specchio della porta. In fase difensiva non è irresistibile e si fa saltare con facilità dagli avversari.
